Progettisti :
Antonio Pelella, Fabrizia Costa Cimino, Carmen Fratantonio
Napoli - Italia
2014/2015
Spazio reale e spazio virtuale _ riflessi mutevoli
Chiesa della Certosa di San Martino, Sagrestia. Arco di ingresso al Tesoro Nuovo.
Scena dipinta da Viviano Codazzi sulla base di un disegno di Cosimo Fanzago.
Gli affreschi, quasi sempre, raffigurano avvenimenti che, smaterializzando le pareti, ci rimandano ad altri luoghi o realtà; all'interno delle chiese occupano spazi tra gli elementi della struttura: lunette con Santi; pennacchi con adorazioni e sfondamenti prospettici... Ad Oplonti attraverso la raffigurazione del giardino apprendiamo il pensiero di naturalità dei Romani; in questi casi l'architettura si libera del suo "peso", si smaterializza in immagini virtuali per nuovi significati. Nel nostro intervento di collegamento alla Torre Campanaria gli "avvenimenti" sono mutevoli; immagini riflesse della vita quotidiana.
Rapporto con l'ambiente urbano
Ho sempre creduto nel ridisegno degli interstizi perché, come spesso succede, la dimensione non fa la scala dell’intervento. Lontani da gesti eclatanti il ridisegno degli spazi residuali rappresenta una occasione per innescare un rinnovato senso dei luoghi; nell’ambito del Centro Antico di Napoli, liberato dalle auto ma non ancora riorganizzato, piccoli interventi “chirurgici” sono lo strumento per ricollocare i frammenti dell’immenso patrimonio artistico/architettonico. Tra i vari effetti di tali interventi è da auspicarsi anche un rinnovato senso di appartenenza da parte dei cittadini ed in particolare dei futuri eredi: i bambini.
Profilo estetico, formale _ mutevoli Riflessi
Percorrendo il complesso di Santa Chiara si percepisce un oggetto smaterializzato in immagini riflesse; il volume calato tra gli alberi si annulla in squarci mutevoli generati dallo spostamento dell'osservatore. Il rapporto con il monumento non è più materico ma fatto di luce. Giunti al varco d'ingresso della scala ci accoglie il pannello/porta esplicativo; dopo i primi gradini si perde la visione circostante per essere avvolti dalle pareti in maiolica che raccontano la stratificazione. Durante la risalita la Torre lentamente si svela fino a giungere alla passerella da cui si può ammirare il complesso di Santa Chiara con un punto di vista inatteso.
La nostra proposta, per la realizzazione di una scala di accesso alla torre campanaria della Basilica di Santa Chiara, prevede un percorso lineare in intercapedine, come ad anticipare lo stretto passaggio ricavato tra i blocchi in pietra della Torre. Tale oggetto presenta un guscio esterno specchiante in contrappunto ad una ricchezza materica interna; un rapporto silenzioso e mutevole con il monumento in contrapposizione al racconto stratificato del percorso di risalita.
Aspetti tecnologici e materiali
Portale d'ingresso rivestito con scocche in lamiera con finitura Calamina montata a lastre ad opera incerta. Il rivestimento interno è previsto in maioliche dipinte a mano su supporto in cotto napoletano spessorato.
Passerella rivestita con scocche in metallo specchiante per la parte esterna, parapetto interno con lamiera finitura Calmina montate ad opera incerta.
Pareti esterne rivestite con scocche in metallo specchiante ad eccezione di parti in lamiera pressopiegata con finitura Calamina.
Pannello esplicativo/porta di chiusura rivestito esternamente con scocche in metallo specchiante ed internamente con lamiera finitura Calmina preincisa riportante le indicazioni storiche ed i disegni della torre campanaria.
Gradini d'invito in cls a vista.
Gradini della scala con pedate in tavolato di castagno spazzolato con finitura a pori aperti.
Volume scala con struttura in acciaio composta da due setti realizzati con traversi e montanti IPE 100x55 e controventi esterni; trave/parapetto composta da traversi IPE 100x55, montanti ed incroci con scatolari 50x30x4. Scala a sviluppo estradossato con larghi piatti 50x10 solidali ma staccati dalle spallette laterali.
Panche in cls con rivestimento in maioliche dipinte a mano su supporto in cotto napoletano spessorato.
Pavimento tra le panche realizzato come i vialetti dell'area gioco in fase di ultimazione.
Setti strutturali in acciaio realizzati con traversi e montanti IPE 100x55 _ trave/parapetto composta da traversi IPE 100x55, montanti ed incroci con scatolari 50x30x4 _ passerella con traversi IPE 100x55 ed incroci con T spigolo vivo 50x50x7.