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Concorsi » Interventi Residenziali a Tricase - 2009


AbitareCostruire- Concorso di progettazione per interventi residenziali di cooperativa di abitanti 
 Progettisti :
Alfonso Buongiorno
Massimo Liparulo
Antonio Pelella



Consulenti:
Arch. Marco Cante _ Paesaggio
Claudine Knijnik _ Grafico
Arch.Arcangelo Landolfi _ Render

Tricase (LE) - Italia
2009

 






Premessa
Il progetto architettonico non è mai fine a se stesso ed allo stesso modo il programma urbanistico non è mai il risultato di un puro calcolo sugli standars. Per i piccoli ambiti, come in questo caso,  il progetto urbano affronta le esigenze alle diverse scale: architettonica ed urbanistica.
La realizzazione delle case a schiera, intesa come occasione per ridefinire i margini degli interventi del piano 167, ci da la possibilità di verificare gli effetti sugli edifici circostanti. Dallo studio dell’area emerge la necessità di ripensare al Piano PIRP che, seppure ben congeniato, non si è potuto avvalere dei suggerimenti  indotti dalla progettazione ad una scala minore. Lo spostamento delle residenze, rispetto al programma, definisce in modo chiaro il margine di Corso Giulio Cesare; di contrappunto la divisione in più corpi delle infrastrutture ridisegna lo spazio urbano intorno alla piazza parco.
Spazio pubblico, spazio collettivo ed ambito domestico si alternano senza soluzione di continuità. La piazza parco, dalla forma a losanga, riammaglia le parti. 





 

Le 28 case a schiera, organizzate in due cortine, non presentano recinti. I fronti esterni dialogano con lo spazio pubblico, quelli interni formano un viale verde collettivo lungo il quale si susseguono gli ingressi. Un varco di passaggio, interrompendo i fronti, consente il collegamento tra Corso Giulio Cesare e la piazza a losanga. La cortina compatta, gli attraversamenti, le corti, le introspezioni tra verde e costruito innescano una percezione complessa che ritroviamo negli impianti urbani del Salento.
Il progetto è pensato come frammento di una comunità urbana, un borgo contemporaneo attento alle fonti rinnovabili ed all’ambiente, un luogo sensibile alla qualità degli spazi domestico, collettivo e pubblico.



 





L'alloggio 



 
La proposta progettuale prevede due tipi di alloggi: alloggio con patio laterale ed alloggio con patio interno. Il primo tipo organizza il fronte sud/ovest sulla piazza, quello a patio interno prospetta sul Corso Giulio Cesare. Lungo il percorso alberato tra le cortine si susseguono gli ingressi agli alloggi. Il viale interno, accessibile anche ai non residenti, è lo spazio verde comune; lungo il percorso sono dislocate delle aree ludiche per i più piccoli.
L’alloggio con patio laterale presenta una forte continuità tra viale alberato/patio/soggiorno/piazza, una cellula passante sempre illuminata da luce naturale. L’altro, di natura più introversa, si articola intorno al patio centrale: lo spazio living è distribuito su due livelli comunicanti tra loro ed intorno alla corte.Nell’alternanza tra pieni e vuoti, camere/patio/camere, il viale centrale è pensato come patio comune tra le residenze. Il ritmo costruito/cuscinetto verde svolge un ruolo fondamentale per il confort visivo, per la privacy e per il comportamento bioclimatico dell’intero sistema. 
In trincea, lungo il perimetro dell’area, sono organizzati i posti auto. Lo scavo perimetrale esaltando la percezione delle cortine come elementi sospesi, risolve la perimetrazione esterna senza interrompere la continuità e garantendo la privacy. 
All’interno del viale, interrati, trovano posto le cisterne per il ciclo delle acque meteoriche e le oasi ecologiche.



 



 


 
 
Ampliamento dell'alloggio

Le cellule presentano un’ampia loggia trasformabile in camera aggiunta come richiesto dal bando.
La superfetazione progettata della camera aggiunta non altera la composizione degli ambienti.



 



 
Soluzioni progettuali e Tecnologiche 


Il complesso concetto di abitare è bilanciato da soluzioni progettuali e tecnologiche semplici da gestire e manutenere.
Allo stesso modo per la realizzazione dell’intervento è previsto l’uso di tecnologie tradizionali facilmente reperibili sul territorio. La struttura, del tipo puntuale, presenta solai laterocementizi.
I materiali, comunemente in commercio, sono ad elevate prestazioni con basso impatto sull’ambiente, inoltre, le soluzioni impiantistiche non prevedono manovre particolari da parte degli utenti.
La finitura dei prospetti è in pietra Leccese.


Comportamento bioclimatico

La riorganizzazione planimetrica dell’intervento parte dalla volontà di realizzare un rapporto osmotico tra le residenze esistenti, le case a schiera ed il territorio. 
Tra i diversi fattori intervenuti a determinare la soluzione troviamo il comportamento bioclimatico: il nuovo orientamento delle residenze,migliorandone l’esposizione, definisce il taglio planimetrico del progetto. 
La soluzione abitativa è in linea con le tipologie spontanee del Salento: la casa a patio; evoluzione del rapporto tra uomo, natura e residenza.
                                  
Comportamento bioclimatico estivo

Nel periodo caldo dell’anno, in particolare in estate, Trifase presenta prevalentemente un clima caldo/secco.
Il comportamento bioclimatico delle residenze è pensato per l’intera sezione trasversale delle due cortine. Partendo da sud/ovest verso nord/est troviamo: residenza > patio longitudinale > viale alberato > ambienti della seconda residenza > patio centrale > cortina nord/est. I cuscinetti a verde tra il costruito, comportandosi da massa raffrescante, innescano il delta termino tra parti in ombra e parti soleggiate. 
La sezione trasversale delle residenze è organizzata, attraverso semplicissime comunicazioni tra i livelli, in modo da innescare una ventilazione naturale tra gli ambienti: l’aria calda spostandosi verso l’alto genera una depressione che sposta all’interno l’aria raffrescata dal verde. Il sistema sezione nel suo complesso si presenta del tipo conservativo; la copertura è protetta da uno strato isolante in ghiaietto di fiume; i prospetti esterni sono schermanti.

Comportamento bioclimatico invernale

Nel periodo fresco dell’anno, in particolare in inverno, Tricase presenta prevalentemente un clima freddo/secco.
Il comportamento bioclimatico del sistema sezione si inverte: il sole si abbassa  ed i cuscinetti a verde caduco lascino irradiare le parti. Lo shed in copertura, oltre a far penetrare la luce naturale, funge da captatore termico.
I fronti a sud/ovest captanti, i fronti a nord/est protetti.

Fonti rinnovabili

Le residenze sono dotate di impianti solare termico e fotovoltaico. I pannelli, collocati in copertura rientrano nel disegno espressivo del complesso, il facile accesso all’impianto rende agevole la manutenzione.
Le quadrature dei pannelli sono dimensionate in base ai requisiti minimi per quanto riguarda la produzione da fonti rinnovabili. 
I requisiti minimi obbligatori sono: per il solare termico che riesca a soddisfare almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria di ogni unità abitativa (Decreto Legislativo 311/2006, allegato I); per il solare fotovoltaico che sia installato almeno 1 kW per ciascuna unità abitativa (Articolo 1, Legge 289/2008).
La produzione di acqua calda ad uso igienico sanitario è integrata dall’utilizzo di caldaia a gas del tipo a condensazione di ultima generazione. L’impianto per il riscaldamento invernale è a pavimento. 


Il ciclo delle acque meteoriche e le oasi ecologiche

Il complesso è dotato di un impianto per la raccolta e riutilizzo delle acque meteoriche. Quattro cisterne interrate alimentano l’impianto idrico ad uso non alimentare. L’impianto serve gli scarichi del bagno, le aree parcheggio, le aree verdi domestiche e comuni. 
Due oasi ecologiche interrate servono il complesso di residenze.