Promotore:
Biennale della Ceramica di Rufoli
Comune di Salerno e Laboratorio Sperimentale Fornace De Martino
Programma:
Produzioni di pavimenti che esaltino le caratteristiche del cotto di Rufoli
Mi ha sempre incuriosito individuare nei luoghi le tracce lasciate da chi mi ha preceduto: chi non si è soffermato, almeno una volta, ad osservare ed a ripercorrere le impronte lasciate sulla battigia appena levigata? Chi non ha mai provato a posare il proprio piede su di un’orma ritrovata lungo un percorso, confrontandola con la propria, cercando di immaginare a chi è appartenuta e cosa ci ha spinto sugli stessi passi? Chi si è mai sottratto al piacere di lasciare un proprio segno, di imprimere la propria impronta, di lasciare una traccia di se stesso? .......perché non trasferire tutto ciò in un’idea pavimentale?
La plasmabilità del materiale consente la realizzazione di un pavimento che affida la propria tessitura al sovrapporsi di impronte che si rincorrono in modo casuale; il susseguirsi delle impronte diventa di per sé un motivo decorativo che vive di luce ed ombra. Inoltre la superficie discontinua rende il pavimento antisdrucciolo e particolarmente adatto per gli esterni. La scelta di impronte appena percepibili nasce dalla volontà di esaltare, e non alterare, le qualità naturali del materiale, nonché di riprodurre…....... “l’impronta di uin’idea".